Londinesi , che strane abitudini!

Come ho già scritto amo Londra in blocco, per i suoi pregi e per i suoi difetti, ma non posso non notare alcune differenze con le nostre abitudini e che nei miei primi viaggi mi hanno spesso stupito.

Da dove comincio?

Potrei cominciare dalle “ragazze scalze”!

In realtà non sono propri scalze, ma io le ho soprannominate così : in pieno inverno, quando fa veramente freddo e noi italiani siamo super imbacuccati, specialmente nei fine settimana, mi è capitato  di imbattermi in gruppi  di ragazze di questo tipo : sono vestite con abitini leggerissimi e scollate, non hanno calze e portano ai piedi sandalini prettamente estivi.

Ovviamente per un italiano a Londra questa cosa colpisce moltissimo e si domanda il perchè di questa strana abitudine.

Beh, ho chiesto in giro e mi è stato detto che le ragazze in questione sono dirette in discoteca, dove mettere il cappotto in guardaroba costa , ed inoltre all’uscita si rischia di dimenticarlo, visto che non si è esattamente lucidi e di conseguenza il problema di avvertire il freddo non esiste più. Semplice, no? Ma come non ci ho pensato!!!!

E’ chiaro che la percezione del freddo per gli inglesi, rispetto a noi è molto diversa : ho visto bambini giocare al parco in maniche corte e senza calze mentre io passavo con cappotto, sciarpa e mani ben ficcate in tasca, ho visto ragazzi a petto nudo in metropolitana a dicembre, ho visto bimbi in costume da bagno, con mamme al seguito, sguazzare tra gli zampilli delle fontane, in marzo, non proprio un mese caldo, nè da quelle parti nè dalle nostre!

Ora capisco che gli adulti possano essere ben “benzinati” di birra ed alcolici vari, ma i bambini non lo sono, e comunque non hanno freddo.

Io quando parto per Londra metto in valigia le cose più pesanti che ho e mi è capitato di tremare dal freddo anche a luglio.

Penso che per noi italiani sia piuttosto naturale osservare l’abbigliamento delle persone che ci circondano .

Senza dubbio gli italiani in questo campo non si battono, ma gli inglesi sono incorreggibili.

Si vedono ragazze molto carine, ben pettinate e truccate con cura , con indosso un vestito grazioso, poi si guardano i piedi e si scopre… un paio di ciabattacce che neanche per stare in casa ci metteremmo! E ci chiediamo : ma come???

Per non parlare delle persone in pigiama e pantofole di peluche che capita di incrociare al supermercato .

E’ vero, ho osannato la libertà di andare in giro come si vuole che c’è a Londra, ma per me rimane strano!

Ho già scritto qualcosa riguardo ai supermercati ed ai cibi che vi si trovano, quindi salterò questo argomento, e passerò al modo di apparecchiare la tavola, o meglio di non apparecchiarla .

Praticamente apparecchiare non esiste : non ci sono tovaglie nelle case , al massimo, proprio se si è fortunati, tovagliette americane.

In alcune case manca anche il tavolo su cui consumare i pasti : per molti inglesi non serve , la convivialità per loro è bere insieme una birra al pub dopo il lavoro, quindi spesso i pasti, se così possiamo chiamarli (forse spuntini è più adatto )vengono consumati seduti sul divano, davanti alla televisione, oppure al parco, dopo averli acquistati al fast food.

Ovvio che questo per un italiano è un sacrilegio, ma ci si abitua a tutto.

Ho scoperto che quando lavano i piatti a mano gli inglesi non li risciacquano dal sapone.

Si, lo so, non ci si può credere, ma non mi è capitato solo una volta di vedere questa assurdità, quindi sciacquate i vostri piatti prima di mangiare in una casa di inglesi non munita di lavastoviglie!

Fare cuocere la pasta al dente per un inglese è incomprensibile…la lasciano nell’acqua per tempo indefinito, praticamente finchè quasi si disfa ed ecco spiegato il successo della pasta già cotta in vendita nei supermercati e fatta passare per italiana.

Visitando diversi appartamenti mi sono resa conto che i loro standard abitativi sono molto diversi dai nostri.

Sorvolando sugli appartamenti di lusso, che ho visto solo nelle fotografie delle agenzie immobiliari, e per i quali si dovrebbe fare un mutuo solo per pagare un mese di affitto, le case per il lavoratore medio, sono piuttosto piccole , spesso con la moquette in tutte le stanze,con scale interne, anche queste ricoperte di moquette e bagni che oltre a non avere il bidè ( terribile per noi), a volte hanno ancora i due rubinetti dell’acqua calda e fredda, perchè l’uso dei miscelatori non è così frequente.

Non parliamo poi delle docce col getto attaccato al muro, senza braccio mobile, per cui ci si lava bene solo la parte alta del corpo ed il resto con notevole difficoltà.

Anche la nostra abitudine ad aprire le finestre al mattino per fare cambiare aria alle stanze per loro è inutile, fuori c’è freddo, perchè aprire?

In metropolitana , al mattino, nell’orario di andare al lavoro, anche in pieno inverno, capita di vedere donne  con i capelli completamente bagnati sciolti sulle spalle.

A me verrebbero i dolori cervicali dopo un minuto, ma sapete la novità? Per gli inglesi i cervicali non esistono, sono paturnie di noi italiani.

Non ci si crede!

Spesso sul bus o in metropolitana le ragazze sfoderano i loro beautycase e si truccano , incuranti degli scossoni del mezzo che potrebbe fargli infilare la matita in un occhio , e sono bravissime, alla loro fermata scendono truccate perfettamente. Che abilità!

Ed infine il comportamento in ascensore : noi italiani quando saliamo ci posizioniamo con le spalle contro le pareti, per guardare in faccia i nostri compagni di quel breve viaggio, loro si posizionano col viso rivolto alla porta di uscita e le spalle alle altre persone.

Evidentemente socializzare per pochi istanti non vale la pena.

Dopo tutto ciò voglio evidenziare però la gentilezza degli inglesi : mi è capitato di chiedere indicazioni, di frequentare negozi e ristoranti , e sono sempre rimasta colpita dalla gentilezza che hanno dimostrato .

In questo ci battono.

 

 

 

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