Piove a Londra, ma solo per gli italiani!

Innanzi tutto vorrei sfatare un mito : non è più vero che a Londra piove sempre.

Ricordo che quando andavo a scuola la professoressa di inglese ci dipingeva il popolo della capitale britannica come persone perennemente munite di ombrello.

Beh, probabilmente il clima è cambiato anche lì: ci sono bellissime giornate calde, giornate in cui il cielo è grigio ma non piove( direi spesso) e altre in cui viene giù una pioggerellina sottilissima, quasi nebulizzata, che i londinesi chiamano “drizzle”.

Ultimamente ho notato che capitano anche piogge forti e quando parto per Londra sono sempre, io sì,fornita di ombrellino da borsetta.

Mi è capitato varie volte di rendermi conto che gli inglesi hanno una percezione della pioggia diversa dalla nostra.

Forse è un retaggio atavico : loro non hanno alle spalle generazioni di mamme, nonne e zie che ci hanno terrorizzato con raccomandazioni riguardanti i pericoli e le conseguenze catastrofiche della pioggia , come raffreddori , tossi, polmoniti….!

E il bello è che se ci bagnamo il giorno dopo siamo ammalati sul serio!Almeno questo è vero per me!

Loro della pioggia se ne infischiano allegramente , sembrano avere sviluppato una sorta di impermeabilità innata, infatti se ne vanno in giro sotto l’acqua con la massima indifferenza, di aprire un ombrello non se ne parla nemmeno, di evitare le pozzanghere non c’è motivo, perchè faticare ?

Mi è capitato, in un  giorno di pioggia, di aspettare che il diluvio calasse , sotto la tenda aperta di un negozio, mentre osservavo il via vai delle persone.

Beh, c’era una grossa pozzanghera proprio davanti a me, e tutti, ma proprio tutti, indipendentemente dal tipo di calzature che  avessero, ci camminavano dentro.

Ora capisco se uno ai piedi ha un paio di anfibi, ma se si hanno le decoltè col tacco 12 o addirittura le ballerine, non ti viene spontaneo fare attenzione a non bagnarti completamente i piedi?

No problem , direbbero i londinesi, mentre io , unica con l’ombrello aperto,ogni volta cerco di dribblare le pozzanghere, di strisciare ben attaccata ai palazzi per bagnarmi meno, confidando nel riparo dei cornicioni, che ho scoperto non esistere, e ritrovarmi il giorno dopo col naso che cola.

Questa è proprio una questione di DNA !

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.